Bollicine e cucina asiatica: i migliori abbinamenti con birra, champagne e kombucha
di Chiara Di Paola
Tips | Del 09/06/2025 |

Azzeccare il giusto pairing per accompagnare i piatti della variegata cucina orientale non è semplicissimo, ma vale la pena considerare le opzioni offerte dalle bevande con le bolle, dagli spumanti alle birre artigianali fino alla kombucha. Prima di scegliere cosa bere al ristorante cinese, giapponese o coreano, occorre valutare la complessità aromatica e l’intensità di gusto dei piatti. Salse, erbe e spezie, largamente usate nella cucina orientale, possono trovare il giusto equilibrio in un bicchiere di bollicine.
Bollicine passe-partout per la cucina asiatica: spumanti, birre e kombucha a confronto
Nelle loro diverse declinazioni – spumanti, Champagne, birre, kombucha - le bollicine sono oggi considerate un elemento vincente per un pairing alternativo rispetto agli abbinamenti classici con tè, sakè o altre bevande autoctone che gli orientali usano sorseggiare durante il pasto. Il loro merito è quello di ripulire il palato dalla piacevole grassezza di alcuni bocconi (tempura, carni stufate, ma anche alcune varietà di pesce crudo) e di prepararlo per l’assaggio successivo, bilanciando i sapori e perfino accentuandoli grazie a un gioco di abbinamenti o contrasti. I diversi Spumanti e Champagne vanno abbinati in modo da stimolare le papille gustative lavorando su richiami o contrasti.
Spumanti e Champagne: l’abbinamento perfetto con sushi e sashimi
Le scelte ideali per esaltare un piatto variegato di sushi o sashimi sono una bollicina Metodo Classico (come un Franciacorta Satèn, un Santero, un Lugana Brut o un Brut Rosé) oppure uno Champagne Blanc de Blancs. Sono rinfrescanti e vivaci, con bollicine che sgrassano, dai sentori fruttati e note floreali che non sovrastano i sapori del pesce, ma sono complementari ai tanti ingredienti utilizzati per accompagnare il sushi: verdure, alghe nori, uova di pesce, salsa di soia, wasabi, fiocchi di cipolla fritta, semi di sesamo.
Le bollicine che accompagnano i piatti della cucina cinese
Nel caso della cucina cinese, tendenzialmente più unta e saporita, la scelta potrebbe ricadere su un Gewürztraminer spumantizzato, con il suo aroma di rosa, litchi, pompelmo e zenzero.
Ottimo anche uno Champagne in varie declinazioni:
- un Sec, dolce ma con finale fresco, per piatti intensi come l’anguilla laccata, dalla sapidità decisa ma con un gusto caramellato;
- un Brut a base di Chardonnay, fresco, acido e complesso, che ben si presta per contrastare preparazioni ricche di umami;
- un rosato secco con frutto passito predominante per concludere il pasto con un “dolce non dolce”, come quelli giapponesi a base di shiso rosso, fiori di sakura e altri ingredienti aromatici.
Birre artigianali e cucina orientale: un pairing sorprendente
Per quanto le birre artigianali siano ancora un mondo abbastanza inesplorato per il mercato orientale, in realtà rappresentano una valida alternativa per un pairing con piatti delle cucine orientali. Si abbinano facilmente con ramen giapponese, sushi, ravioli cinesi, pad thai tailandese, summer roll vietnamiti. Le birre sono particolarmente adatte a preparazioni fritte o piccanti. Per la scelta di quella giusta, bisogna considerare le differenze di aromaticità, gusto, gradazione alcolica e consistenza della schiuma delle birre.
Cucina coreana e birra: gli abbinamenti ideali per kimchi, zuppe e BBQ
La cucina della Corea del Sud è quella storicamente più adatta al pairing con la birra, che viene prodotta localmente, soprattutto a partire dalla fermentazione degli amidi del riso con l’aggiunta di una piccola dose di malto. Le più consumate sono le birre chiare, poco corpose, dissetanti e aromatiche, che si sposano bene con preparazioni fermentate dal sapore pungente come il kimchi, zuppe, pietanze grasse a base di pancetta di maiale grigliata, ricette dal gusto dolce e aromatico come le frittelle di patate e gli gnocchi di riso glutinoso.Una curiosità? Ai coreani piace mescolare diversi tipi di alcol per dare vita a cocktail chiamati poktanju (“liquore bomba”) e somaek, in cui la birra chiara diventa protagonista insieme al whisky o al soju. In Corea non mancano le birre rosse e scure, come quelle in stile Stout ispirate alla birra irlandese, secche e dal sapore intenso, con una sfumatura metallica.
Abbinare la birra alla cucina giapponese: sushi, ramen e molto altro
Per rispettare i sapori delicati del sushi è consigliabile una Lager bionda leggera per non coprire i profumi del mare. La varietà della tradizione gastronomica nipponica va di pari passo con la maggiore complessità dei suoi abbinamenti con la birra. Con il ramen in brodo – declinato in versioni regionali – meglio optare per birre in stile Gueuze, complesse ma ben bilanciate, con una caratteristica nota aspra e acidula che pulisce il palato dalla corposità del brodo. Sì anche alle birre in stile Helles, luppolate e maltate, speziate, floreali ed erbacee, con un gusto dolce dal finale lievemente amaro.

Cucina cinese e birra: dai classici pairing alle carte su misura nei ristoranti gourmet
L’abbinamento deve tenere conto delle diverse caratteristiche dei piatti in termini di preparazione, cottura e speziatura. In generale, l’accompagnamento ideale è quello con birre Light Lager, che rinfrescano e sgrassano il palato ma non coprono i sapori dei piatti, oppure con birre Ale, che ben si addicono soprattutto a preparazioni come la celebre anatra alla pechinese. Le birre scure come le Stout possono invece abbinarsi ai piatti con frutti di mare o a base di salmone. Nel caso dei ravioli cinesi, invece, sono ideali le birre in stile Pilsner, frizzanti, rinfrescanti e aromatiche, con un piacevole retrogusto amaro.
La scelta per il pairing con la birra è tanto importante che alcuni dei più rinomati ristoranti cinesi di Milano hanno inserito nella loro proposta una vera e propria carta delle birre, con etichette italiane e cinesi, come da Gong e da BA Restaurant. Il ristorante cinese Bon Wei ha addirittura commissionato una birra tailor made da abbinare al menu: un’edizione limitata di Emperor Ale, prodotta dal birrificio italo-cinese Postwave (fondato a Shanghai nel 2019), ovvero una Golden Ale a doppio malto (8,5% vol) non pastorizzata, non filtrata, dal colore dorato (che richiama quello delle vesti dell’imperatore), che presenta al palato un perfetto equilibrio di gusti, in grado di sostenere l’intensa varietà di sapori dei piatti in carta, dai fritti al piccante all’agrodolce.
Cucina thailandese e birra: il miglior pairing per Pad Thai e piatti speziati
La birra trova un suo abbinamento anche con il pad thai, il piatto simbolo della cucina thailandese: una pietanza a base di pasta di riso saltata nel wok con verdure e tanti altri ingredienti e condimenti quali soia, peperoncino, salsa di pesce, lime, coriandolo. Un mix di sapori a cui ben si accompagnano birre leggere, poco corpose e dall’aroma non troppo complesso, come quelle in stile Blanche, leggermente acidule, o in stile Gose, molto frizzanti e dalla tendenza aspra-amara.
Pairing con birre aromatiche adatte ai profumi della cucina vietnamita
La birra è adatta al pairing anche con vari piatti del Vietnam, quali: il Pho, tradizionale zuppa con ricco brodo di carne, noodles di riso, tante erbe e spezie; i Summer Rolls, involtini estivi di pasta di riso, ripieni di insalata, verdure crude croccanti, erbe aromatiche (menta, coriandolo, basilico thai), talvolta anche gamberi al vapore, carne di maiale o tofu. Questi involtini vengono comunemente serviti con salsa alle arachidi, che bene si abbina a birre leggere, in particolare quelle in stile Farmhouse Saison, piacevolmente acidule, leggermente amare e secche, con un grado alcolico medio e dall’aroma che restituisce sentori di agrumi, spezie e fiori. Stesso discorso per le birre in stile Belgian Ale, più dolci e aromatiche, che si sposano con i profumi di menta e coriandolo presenti nel ripieno.
Kombucha e cucina asiatica: il pairing fermentato che sta conquistando i ristoranti
La kombucha è una bevanda fermentata a base di tè dalla storia millenaria, originaria di Cina e Giappone, dove è conosciuta come “tè dell'immortalità”. È parente di birra, kvas e tepache. Leggermente frizzante e zuccherata, dal gusto acidulo, la kombucha è un drink versatile e rinfrescante che ricorda il sidro di mele o il prosecco. Varia molto in termini organolettici, di frizzantezza e di gradazione alcolica (da 0% vol a 10% vol), a seconda della durata della fermentazione e dell’aggiunta di spezie, frutta, alghe, estratti aromatici o lieviti tipicamente utilizzati per birra e vini mossi.
La kombucha si abbina bene a diversi piatti della cucina orientale, in particolare se utilizzata all’interno di cocktail frizzanti, che nei ristoranti etnici in Occidente sono sempre più spesso serviti in accompagnamento al pasto. Da Sentaku Izakaya a Bologna, la drink list include proposte innovative come il Nippo’s Champagne a base di vodka, acqua di rose, Italicus, champagne e kombucha ai lamponi, da accompagnare al Cha Siu Bao - panino al vapore con pancia di maiale e senape giapponese.
In pillole
Scopriamo le bollicine più adatte per un pairing con i piatti della cucina orientale. Sushi, dim sum e pad thai si possono abbinare a birre artigianali e champagne. Per un pairing alternativo, la frizzante kombucha.